
Territorio
Xylella nella Bat: preoccupazione per olivicoltura e occupazione a Minervino
Intervento del segretario generale della Flai CGIL Bat a seguito dell'individuazione del batterio a Minervino Murge
Minervino - mercoledì 16 aprile 2025
20.00 Comunicato Stampa
"Il timore che avevamo paventato da tempo è diventato purtroppo una tragica realtà. Il batterio killer della xylella fastidiosa è arrivato nella provincia di Barletta Andria Trani. Era alle porte di Bari, ora è qui da noi. Abbiamo più volte chiesto interventi e strategie per evitare che ciò accadesse e qualcosa è stato fatto ma non ancora sufficiente a contenere la diffusione del batterio": così Gaetano Riglietti - segretario generale Flai CGIL Bat - commenta la notizia del primo ulivo colpito da xylella trovato nella provincia della Bat, precisamente a Minervino Murge.
"Già nel 2020 a seguito del focolaio riscontrato in un vivaio a Canosa di Puglia eravamo intervenuti con preoccupazione perché temevano che non intervenendo immediatamente e non facendo scelte giuste si sarebbe messo a rischio il comparto olivicolo del nostro territorio che è - inutile persino ricordarlo - tra i più olivetati d'Italia" - continua.
"Oggi come 5 anni fa, a seguito dell'individuazione della pianta infetta nelle campagne di Minervino Murge torna quest'incubo e noi chiediamo ancora che si faccia un intervento ancora più capillare di monitoraggio su tutto il territorio della provincia BAT correndo subito ai ripari - con il contenimento - perché non possiamo permetterci malauguratamente di vedere infettate altre piante" - continua preoccupato il segretario generale Flai CGIL Bat - "a rischio ci sarebbe una fetta importante dell'economia della nostra provincia, tanto già duramente provata da tutto ciò che sta accadendo".
"Come organizzazione sindacale siamo fortemente preoccupati per le ricadute occupazionali che tutto ciò potrebbe avere. Perché simili scoperte seppur limitate - e speriamo irrisorie - creano comunque allarme. Oltre al fatto che l'olivicoltura è non solo la nostra vocazione territoriale ma è anche la caratteristica del nostro paesaggio, la storia e la cultura stesse di questo lembo di Puglia": conclude Riglietti.
"Già nel 2020 a seguito del focolaio riscontrato in un vivaio a Canosa di Puglia eravamo intervenuti con preoccupazione perché temevano che non intervenendo immediatamente e non facendo scelte giuste si sarebbe messo a rischio il comparto olivicolo del nostro territorio che è - inutile persino ricordarlo - tra i più olivetati d'Italia" - continua.
"Oggi come 5 anni fa, a seguito dell'individuazione della pianta infetta nelle campagne di Minervino Murge torna quest'incubo e noi chiediamo ancora che si faccia un intervento ancora più capillare di monitoraggio su tutto il territorio della provincia BAT correndo subito ai ripari - con il contenimento - perché non possiamo permetterci malauguratamente di vedere infettate altre piante" - continua preoccupato il segretario generale Flai CGIL Bat - "a rischio ci sarebbe una fetta importante dell'economia della nostra provincia, tanto già duramente provata da tutto ciò che sta accadendo".
"Come organizzazione sindacale siamo fortemente preoccupati per le ricadute occupazionali che tutto ciò potrebbe avere. Perché simili scoperte seppur limitate - e speriamo irrisorie - creano comunque allarme. Oltre al fatto che l'olivicoltura è non solo la nostra vocazione territoriale ma è anche la caratteristica del nostro paesaggio, la storia e la cultura stesse di questo lembo di Puglia": conclude Riglietti.