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Identità digitale: quanti sono gli italiani che utilizzano lo SPID
Un servizio sempre più necessario
Minervino - lunedì 20 novembre 2023
14.46
L'identità digitale in Italia ha compiuto passi da gigante, specialmente nell'adozione del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID).
Con una rapida crescita negli ultimi anni, lo SPID è diventato un cardine fondamentale nella digitalizzazione del Paese, registrando un'adozione significativa tra i cittadini italiani, soprattutto per la possibilità di utilizzarlo nell'accesso a diversi portali online e alle varie piattaforme della pubblica amministrazione.
Oltre alla sua utilità in svariati contesti, anche la facilità con cui lo si può attivare ha fatto sì che buona parte degli italiani abbia iniziato a utilizzare questo sistema di identità digitale. Infatti, oltre ad avere la possibilità di attivare lo spid gratis online (come conferma anche il sito letterasenzabusta.com, noto fornitore di servizi digitali), i cittadini possono tranquillamente ottenere le credenziali presso gli uffici postali o altri uffici autorizzati.
Questo articolo analizza in dettaglio la diffusione e l'utilizzo dello SPID in Italia, basandosi sugli ultimi dati forniti dall'Osservatorio Digital identity della School of management del Politecnico di Milano.
Alla fine di settembre, il numero di cittadini italiani in possesso dello SPID ha raggiunto i 32,2 milioni, segnando un incremento del 30% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Questo dato è ancora più rilevante se si considera che rappresenta il 54% della popolazione totale e il 63% di quella maggiorenne.
Un'adozione così ampia dello SPID sottolinea l'importanza e la rilevanza crescente dell'identità digitale nella vita quotidiana degli italiani.
Tuttavia, l'adozione dello SPID non è uniforme in tutto il Paese. Mentre tra i giovani adulti (18-24 anni) la diffusione è molto alta, tra gli over 75 scende a solo un quarto.
Geograficamente, il Lazio e la Lombardia guidano con rispettivamente il 74% e il 70% della popolazione in possesso dello SPID, seguiti da Emilia-Romagna, Campania e Piemonte. Le regioni con la minore adozione sono Calabria, Marche e Molise.
Nel 2022, gli italiani hanno utilizzato lo SPID mediamente 25 volte l'anno, un aumento del 14% rispetto al 2021.
Questo incremento nell'utilizzo riflette un cambiamento significativo nelle motivazioni che spingono i cittadini a ricorrere allo SPID, che passano da un utilizzo legato principalmente a obblighi normativi a un'adozione più volontaria e consapevole, rivolta a servizi di maggior rilievo per il cittadino.
A livello europeo, i sistemi di identità digitale mostrano tassi di adozione variabili, con l'Olanda in testa al 95% e la Repubblica Ceca all'altro estremo con il 9%. L'Italia, con il 54%, mostra tassi di crescita paragonabili a quelli di sistemi come quello francese e belga, consolidando il proprio posto nell'ambito dell'identità digitale in Europa.
Una tendenza emergente nel settore dell'identità digitale è il passaggio al concetto di wallet digitale. Questa innovazione, sostenuta da iniziative europee come la creazione di un European digital identity wallet, promette di integrare credenziali, certificazioni e altri attributi in un unico strumento, migliorando l'interoperabilità e l'efficienza dei servizi digitali.
Valeria Portale, direttrice dell'Osservatorio Digital identity, sottolinea che l'evoluzione verso un wallet digitale rappresenta un bivio cruciale. Se il wallet viene visto solo come un contenitore per identità digitali esistenti, allora sarà una semplice evoluzione.
Ma se si raggiungesse l'interoperabilità tra servizi digitali di diversi Stati, si potrebbe assistere a una vera rivoluzione dell'identità digitale. Tuttavia, molte aziende in Italia non hanno ancora valutato l'integrazione di sistemi certificati come SPID e Cie nei loro servizi.
L'adozione crescente dello SPID in Italia è un chiaro segnale di come l'identità digitale stia diventando sempre più una componente fondamentale della vita quotidiana dei cittadini.
Con i progressi nel campo dei wallet digitali e l'incremento della sua integrazione nei servizi pubblici e privati, l'identità digitale in Italia è pronta per una nuova fase di evoluzione e crescita.
La sfida ora è garantire che questa evoluzione sia accompagnata da una strategia chiara e da una visione condivisa, al fine di massimizzare i benefici che un'identità digitale efficiente e interoperabile può portare a cittadini e imprese.
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Con una rapida crescita negli ultimi anni, lo SPID è diventato un cardine fondamentale nella digitalizzazione del Paese, registrando un'adozione significativa tra i cittadini italiani, soprattutto per la possibilità di utilizzarlo nell'accesso a diversi portali online e alle varie piattaforme della pubblica amministrazione.
Oltre alla sua utilità in svariati contesti, anche la facilità con cui lo si può attivare ha fatto sì che buona parte degli italiani abbia iniziato a utilizzare questo sistema di identità digitale. Infatti, oltre ad avere la possibilità di attivare lo spid gratis online (come conferma anche il sito letterasenzabusta.com, noto fornitore di servizi digitali), i cittadini possono tranquillamente ottenere le credenziali presso gli uffici postali o altri uffici autorizzati.
Questo articolo analizza in dettaglio la diffusione e l'utilizzo dello SPID in Italia, basandosi sugli ultimi dati forniti dall'Osservatorio Digital identity della School of management del Politecnico di Milano.
Una Crescita Impressionante
Alla fine di settembre, il numero di cittadini italiani in possesso dello SPID ha raggiunto i 32,2 milioni, segnando un incremento del 30% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Questo dato è ancora più rilevante se si considera che rappresenta il 54% della popolazione totale e il 63% di quella maggiorenne.
Un'adozione così ampia dello SPID sottolinea l'importanza e la rilevanza crescente dell'identità digitale nella vita quotidiana degli italiani.
In quali regioni è stato attivato maggiormente lo SPID?
Tuttavia, l'adozione dello SPID non è uniforme in tutto il Paese. Mentre tra i giovani adulti (18-24 anni) la diffusione è molto alta, tra gli over 75 scende a solo un quarto.
Geograficamente, il Lazio e la Lombardia guidano con rispettivamente il 74% e il 70% della popolazione in possesso dello SPID, seguiti da Emilia-Romagna, Campania e Piemonte. Le regioni con la minore adozione sono Calabria, Marche e Molise.
Frequenza d'Uso in Aumento
Nel 2022, gli italiani hanno utilizzato lo SPID mediamente 25 volte l'anno, un aumento del 14% rispetto al 2021.
Questo incremento nell'utilizzo riflette un cambiamento significativo nelle motivazioni che spingono i cittadini a ricorrere allo SPID, che passano da un utilizzo legato principalmente a obblighi normativi a un'adozione più volontaria e consapevole, rivolta a servizi di maggior rilievo per il cittadino.
Contesto Europeo
A livello europeo, i sistemi di identità digitale mostrano tassi di adozione variabili, con l'Olanda in testa al 95% e la Repubblica Ceca all'altro estremo con il 9%. L'Italia, con il 54%, mostra tassi di crescita paragonabili a quelli di sistemi come quello francese e belga, consolidando il proprio posto nell'ambito dell'identità digitale in Europa.
Evoluzione verso il Wallet Digitale
Una tendenza emergente nel settore dell'identità digitale è il passaggio al concetto di wallet digitale. Questa innovazione, sostenuta da iniziative europee come la creazione di un European digital identity wallet, promette di integrare credenziali, certificazioni e altri attributi in un unico strumento, migliorando l'interoperabilità e l'efficienza dei servizi digitali.
Sfide e Opportunità
Valeria Portale, direttrice dell'Osservatorio Digital identity, sottolinea che l'evoluzione verso un wallet digitale rappresenta un bivio cruciale. Se il wallet viene visto solo come un contenitore per identità digitali esistenti, allora sarà una semplice evoluzione.
Ma se si raggiungesse l'interoperabilità tra servizi digitali di diversi Stati, si potrebbe assistere a una vera rivoluzione dell'identità digitale. Tuttavia, molte aziende in Italia non hanno ancora valutato l'integrazione di sistemi certificati come SPID e Cie nei loro servizi.
L'adozione crescente dello SPID in Italia è un chiaro segnale di come l'identità digitale stia diventando sempre più una componente fondamentale della vita quotidiana dei cittadini.
Con i progressi nel campo dei wallet digitali e l'incremento della sua integrazione nei servizi pubblici e privati, l'identità digitale in Italia è pronta per una nuova fase di evoluzione e crescita.
La sfida ora è garantire che questa evoluzione sia accompagnata da una strategia chiara e da una visione condivisa, al fine di massimizzare i benefici che un'identità digitale efficiente e interoperabile può portare a cittadini e imprese.
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