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Vita di città

I pugliesi spendono di più per mangiare e meno per la cultura

Indagine di Confartigianato su dati Istat: in media oltre 2mila euro al mese

I pugliesi sono quelli che in Italia spendono più di tutti per mangiare, bere e vestirsi. Lo dice un'indagine dell'osservatorio economico di Confartigianato Imprese Lecce, elaborata su dati Istat, secondo cui i cittadini che vivono in Puglia badano all'essenziale e meno, invece, ad altre spese come quella per esempio per lavori di manutenzione della casa, trasporti, istruzione e la cultura.

In particolare ogni mese i pugliesi sborsano, in media, 446 euro per l'acquisto di generi alimentari e bevande non alcoliche, pari al 21,7 per cento della totale della spesa (2.061 euro), mentre la media nazionale si ferma a 436 euro. Per le bevande alcoliche e i tabacchi si spendono 44 euro in media a testa e per l'abbigliamento e le calzature circa 120 euro contro i 114 della media nazionale. Le differenze emergono al contrario, però, quando si parla di casa, per la quale i pugliesi impegnano, mediamente, 662 euro al mese contro una media nazionale di 913 euro. Nell'importo sono comprese anche le utenze domestiche. La spesa per i mobili, gli articoli e i servizi in casa è di 97 euro al mese, contro i 102 della media italiana.

Maggiori differenze si evidenziano quando si parla di cultura e spettacoli: ogni cittadino pugliese spende in media appena 78 euro contro una media nazionale di 121 euro. Per l'istruzione 10,84 euro contro 14,07. Le differenze scompaiono quasi del tutto quando si parla di sanità (107 euro contro 109).
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