Tari 2015. <span>Foto Savio Scarpa</span>
Tari 2015. Foto Savio Scarpa
Attualità

Coldiretti: «Tari 2021 azzerata per gli agriturismi chiusi per Covid»

L'appello rivolto ad ANCI: «Servono misure coerenti e ristori immediati»

Appello ad ANCI Puglia affinché i Comuni azzerino la tassa sui rifiuti Tari per l'anno 2021 per gli 876 agriturismi chiusi per effetto della emergenza pandemica causata dal Covid 19, con una perdita di fatturato di oltre 60 milioni. È quanto sollecita Coldiretti Puglia, dopo la lettera inviata da Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti, ad ANCI Puglia con cui è stato chiesto di annullare il pagamento della tassa sui rifiuti 2021, una scelta responsabile dei Comuni in favore delle imprese agrituristiche che hanno subito, in conseguenza della crisi epidemiologica e dei provvedimenti atti a contenerla, un azzeramento della domanda e delle presenze, con la conseguente e innegabile diminuzione della produzione di rifiuti.

«L'attuale situazione di incertezza in ordine alla ripresa delle attività di ristorazione e dell'accoglienza non consente agli agriturismi di riprogrammare gli impegni e far fronte agli obblighi di natura tributaria, rischiando di comprometterne la tenuta economico-finanziaria. Per superare la crisi occorrono misure finanziarie in grado di sostenere la capacità economica e produttiva delle nostre imprese e una presa di coscienza concreta delle amministrazioni comunali circa il reale stato di crisi degli agriturismi», ha detto il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

L'emergenza CoViD19 ha causato, in un breve lasso di tempo, gravissimi danni all'economia del Paese – aggiungono Coldiretti Puglia e Terranostra Puglia – con le misure restrittive adottate per contrastare il diffondersi dell'epidemia che hanno determinato una forte contrazione delle attività multifunzionali delle imprese agricole le quali, nonostante tutto, non hanno interrotto le attività principali di coltivazione e di allevamento e continuano a garantire la produzione di cibo, pur in presenza di una forte concorrenza di prodotti esteri di bassa qualità sui banchi di vendita al consumo.

«Nonostante gli incalzanti appelli, a dispetto della stessa sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato l'illegittimità della parificazione, operata da alcuni Comuni, delle aziende agrituristiche alle strutture ricettive alberghiere ai fini dell'imposizione tributaria TARI e in spregio alla nota dell'IFEL indirizzata ai Comuni del 24 aprile 2020 che ha confermato la facoltà dei Comuni di deliberare riduzioni della TARI per le imprese (utenze non domestiche) che siano state costrette a sospendere l'attività o a esercitarla in forma ridotta a causa della situazione emergenziale, gli agriturismi sono stati chiamati a pagare in toto il tributo TARI 2020, nonostante la chiusura imposta dai DPCM», denuncia con forza Filippo De Miccolis Angelini, presidente di Terranostra Puglia.

«Da quando è cominciata la pandemia in Puglia il 57% delle aziende agricole ha registrato una diminuzione dell'attività con un impatto che varia da settore a settore con picchi – insiste il presidente De Miccolis - anche del 100% per l'agriturismo dove sono state chiuse per le misure anti contagio tutte le 876 strutture agrituristiche».

Le chiusure imposte per le festività di fine anno e il perdurante scenario di incertezza – precisa Coldiretti Puglia – arrivano dopo che il primo lockdown ha azzerato le visite in campagna nei tradizionali weekend di primavera e di Pasqua, mentre durante l'estate ha pesato l'assenza totale degli stranieri che in Puglia rappresenta la maggioranza degli ospiti degli agriturismi con un crollo del 70% dei bilanci.

«Gli agriturismi, spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari – aggiunge il presidente De Miccolis - con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all'aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Ma per riaprire i nostri agriturismi devono essere messi nella condizione di garantire la massima sicurezza e senza costi insostenibili che si tradurrebbero in un colpo di grazia», conclude il presidente De Miccolis.

Servono dunque misure coerenti e ristori immediati e un piano nazionale – concludono Coldiretti Puglia e Terranostra Puglia - che metta in campo tutte le azioni necessarie per non far chiudere per sempre attività come gli agriturismi che rappresentano un modello di turismo sostenibile grazie ai primati nazionali sul piano ambientale ed enogastronomico.
  • coldiretti puglia
  • Emergenza Coronavirus
Altri contenuti a tema
Crolla il prezzo del grano, sale quello della pasta Crolla il prezzo del grano, sale quello della pasta Coldiretti: «La situazione rischia di innescare un nuovo cortocircuito sul settore agricolo»
Donato Mercadante nuovo delegato dei giovani di Coldiretti Puglia Donato Mercadante nuovo delegato dei giovani di Coldiretti Puglia «Rafforzeremo il servizio di consulenza e supporto alle imprese condotte dagli under 35»
Il gran caldo fa esplodere i consumi di frutta e verdura Il gran caldo fa esplodere i consumi di frutta e verdura Per Coldiretti balzo del 25% nel secondo trimestre dell'anno
Caldo, con la prima ondata 800 mila pugliesi a rischio insonnia Caldo, con la prima ondata 800 mila pugliesi a rischio insonnia I consigli di Coldiretti
Coldiretti: «440 mila famiglie pugliesi a rischio povertà» Coldiretti: «440 mila famiglie pugliesi a rischio povertà» La "spesa sospesa" è una forma di aiuto per i nuovi poveri
Ponte del 2 giugno, per Coldiretti Puglia tutto esaurito in agriturismo Ponte del 2 giugno, per Coldiretti Puglia tutto esaurito in agriturismo Un ottimo banco di prova per l'affluenza turistica in estate
Coldiretti Puglia: «La carne sintetica inquina 25 volte di più» Coldiretti Puglia: «La carne sintetica inquina 25 volte di più» «Raccolte già 40 mila firme contro il cibo da laboratorio»
«Eventi estremi, persi 150 milioni di quintali di cibo in Puglia». Situazione critica per le ciliegie «Eventi estremi, persi 150 milioni di quintali di cibo in Puglia». Situazione critica per le ciliegie L'analisi di Coldiretti: «6.6 milioni di quintali assicurati e due milioni di risarcimento nella Bat grazie al sistema Condifesa»
© 2001-2024 MinervinoViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
MinervinoViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.