Il bosco di Acquatetta di Minervino Murge protagonista del programma "Kilimangiaro"

L'episodio è andato in onda ieri su Rai3

lunedì 4 marzo 2024 12.48
A cura di Sara Fiumefreddo
Ieri Spinazzola, Minervino Murge e il Parco Nazionale dell'Alta Murgia sono stati protagonisti del servizio andato in onda su Rai3 nell'ambito del noto programma "Kilimangiaro", dedicato ai viaggi e agli approfondimenti sugli usi e suoi costumi dei territori.

A Spinazzola, precisamente in contrada Macchia, nel 1891 fu inaugurato il Ponte dei 21 archi, un'opera di ingegneria ferroviaria che è rimasta in uso per circa 130 anni. Oggi è un ponte che, simbolicamente, unisce il nostro mondo fatto di folla e rumori a un mondo fatto di pietre e umili dimore. È quello che il conduttore Fabio Toncelli definisce il deserto silenzioso dell'Alta Murgia, protetto da un parco nazionale.

Il viaggio del protagonista si sposta poi nel bosco di Acquatetta, le cui essenze sono state piantate dall'uomo negli anni '50. Il nome deriva dal latino: aqua-tecta significa "acqua nascosta". Probabilmente in questo luogo, situato tra Spinazzola e Minervino Murge, c'è una sorgente che era nota ai pastori. Ma il nome rivela anche un'altra caratteristica del bosco: l'acqua che si abbatte sul suolo dal cielo, si nasconde alla vista e, così facendo, modella il paesaggio.

Tappa successiva la cava di Bauxite di Spinazzola, nota perché è il più grande giacimento del Sud Italia dal quale si ricava l'alluminio. Qui l'attività di estrazione ha avuto inizio negli anni '50. La miniera fu chiusa nel 1978, a causa della concorrenza con i giacimenti africani.

Ulteriore meta il "Castello invisibile", noto anche come il Castello del Garagnone, che si trovava già in stato di abbandono quando fu distrutto definitivamente nel 1731 a causa di un terremoto.

Il servizio completo è disponibile su RaiPlay.