Cgil Bat: «Accoglienza dei lavoratori agricoli migranti, i sindaci si attivino per trovare soluzioni»

Riglietti (Flai): «Abbiamo chiesto incontri sia ad Andria che a Barletta ma non abbiamo ricevuto risposte»

venerdì 18 novembre 2022
«Nel girare le campagne e punti di aggregazione dei lavoratori migranti abbiamo riscontrato una situazione di grave disagio, sia sul versante dell'accoglienza che su quella dei diritti e della tutela. Sentiamo il dovere di evidenziare una situazione drammatica in cui vivono decine di lavoratori immigrati in assenza di condizioni igenico-sanitarie, di una degna dimora e privi di beni di prima necessità». È quanto scritto dal segretario generale della Flai Cgil Bat, Gaetano Riglietti, in una lettera indirizzata lo scorso mese di settembre al sindaco di Barletta Cosimo Cannito per chiedere un urgente incontro per capire come poter trovare soluzioni idonee per dare dignità, diritti civili, sociali e contrattuali a questi lavoratori. Stesso iter è stato seguito anche con il sindaco di Andria Giovanna Bruno ma l'organizzazione sindacale non è mai stata convocata.

«A ciò si aggiunga anche quello che sta emergendo durante le assemblee di base congressuali che stiamo svolgendo in queste settimane nelle nostre leghe comunali e nei luoghi di lavoro, dalle quali viene fuori un quadro a dir poco sconcertante rispetto a quelle che sono le condizioni di lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici nel settore. In molti ci raccontano del disagio che sono costretti ancora oggi a subire sul piano normativo ed economico da parte di quelle aziende che continuano a stare nell'illegalità, beneficiarie di fiscalizzazione degli oneri sociali e in alcuni casi anche di finanziamenti pubblici. Salari che risultano inferiori a quelli contrattuali e di un orario di lavoro superiore a quello previsto nel contratto collettivo di lavoro» ha aggiunto Riglietti.

«Registriamo un diffuso dissenso e malessere sociale che inizia a manifestarsi tra i lavoratori e le lavoratrici ed è per questo che vanno trovate soluzioni utili per una maggiore trasparenza e legalità in questo settore. I temi che riguardano la precarietà in cui vivono migliaia di lavoratori e lavoratrici del settore, vittime di violazioni contrattuali e di fenomeni come lavoro nero, grigio e interposizione illecita di manodopera, con una disattenzione verso il disagio e un insensibilità delle pesanti condizioni di lavoro dei soggetti più deboli del mercato del lavoro e della società, devono far riflettere e nello stesso tempo crediamo che sia davvero il caso che intervengano tutti i soggetti interessati per l'immediato ripristino della legalità di cui il settore ne ha veramente bisogno».