PSR Puglia, Piazzolla: «Gestione inefficiente, a rischio il futuro di migliaia di giovani»

La nota della candidata alle Regionali 2020

martedì 14 luglio 2020 10.12
"La vicenda del Piano di Sviluppo Rurale conferma una gestione politico-amministrativa inefficiente dell'agricoltura pugliese da parte della giunta Emiliano". Lo dichiara in una nota l'avv. Rossella Piazzolla, candidata alle Regionali 2020 con Raffaele Fitto presidente, in merito allo stop per gli investimenti destinati al mondo agricolo della Regione Puglia, a seguito dell'annullamento delle misure 4.1A e 6.1 del PSR Puglia da parte del TAR di Bari.

"L'agricoltura pugliese vive tempi difficili già da diversi anni per i danni causati dalla Xylella fastidiosa e per la perdita di raccolti subita dagli agricoltori per le intemperie abbattutesi sul territorio nei mesi scorsi. E adesso, l'incapacità dell'attuale governo regionale si è resa protagonista di un fallimento clamotoso, bloccando oltre 500 milioni di euro per investimenti materiali e immateriali finalizzati a migliorare la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende agricole regionali. La sentenza del TAR ha annullato tutta la graduatoria del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Puglia, azzerando in pochi giorni prima il bando della misura 4.1A per gli imprenditori agricoli e poi il bando relativo alla misura 6.1 sugli incentivi che avrebbero permesso ai giovani di avviare nuove imprese con i fondi agricoltura. Una bocciatura frutto di errori clamorosi da parte della Regione, che non ha effettuato correttamente il ricalcolo delle graduatorie procedendo con esclusioni ingiuste.

Una beffa enorme per l'economia regionale e i cittadini: siamo già l'ultima Regione italiana per la spesa del PSR. Ora è a rischio il futuro di migliaia di giovani, - conclude Piazzolla - che dovranno attendere la nuova istruttoria e la successiva graduatoria, nella speranza che la Regione porti a termine il programma entro la conclusione del suo mandato. In un periodo già complicato per migliaia di lavoratori, famiglie e imprese pugliesi, servono politiche consapevoli".