La sanità pugliese penultima in classifica

Emiliano e Schittulli intervengono a proposito

lunedì 9 marzo 2015 20.04
A cura di Luigi Veglia
La sanità pugliese è una delle peggiori in Italia. A dirlo è la classifica dei Lea (livelli essenziali di assistenza) 2013 stilata presso il ministero della Salute: la Puglia si piazza al penultimo posto nella graduatoria nazionale; peggio di lei solo Campania e Calabria, mentre a conquistare la vetta della classifica è la Toscana, seguita da Emilia Romagna e Piemonte. I dati rilevati a riguardo descrivono le prestazioni che il servizio sanitario a livello regionale dovrebbe garantire ai cittadini; tra le prestazioni prese in considerazione ai fini della graduatoria figurano: assistenza agli anziani; screening di mammella; colon retto e cervice uterina; risonanza magnetica; ricoveri ospedalieri e attività di prevenzione.

Diversi sono stati i commenti da parte dei candidati governatori Schittulli e Emiliano: il candidato governatore di centro-destra ha sottolineato la contraddizione della nostra Regione: «Da anni i pugliesi hanno una delle sanità peggiori d'Italia, ma una delle più costose. Sono stati dieci anni di disastri». Di diversa idea è il candidato governatore di centro-sinistra, Michele Emiliano: «Se verrò eletto, mi assumo la responsabilità di milioni di pugliesi, ma non farò tutto da solo». Intervento anche dellassessore alla Sanità, Donato Pentassuglia, secondo cui la classifica sarebbe elaborata sulla base di "dati provvisori" in via di completamento.

Il Ministero della salute, con una nota, tiene a precisare che «si rileva che tutte le rilevazioni relative alle Regioni in piano di rientro sono da considerare provvisorie in quanto le stesse Regioni hanno tempo fino al 10 marzo per presentare integrazioni documentali».