E' morto il vescovo emerito mons. Raffaele Calabro

La scoperta del cadavere del presule è avvenuta stamane, nella sua abitazione ad Andria

venerdì 4 agosto 2017 13.55
E' morto il vescovo emerito della diocedi di Andria, Minervino e Canosa mons. Raffaele Calabro. La scoperta del cadavere del presule è avvenuta stamane poco dopo le ore 08:30.
Il decesso è avvenuto nella sua abitazione in via De Nicola n.11 ad Andria, molto probabilmente tra la notte scorsa e questa mattina. Il sacerdote viveva da solo ed era malato da tempo. Il corpo era riverso per terra. A dare l'allarme il personale di fiducia che si recava nella casa del vescovo emerito per le pulizie quotidiane, preoccupato in quanto questa mattina il presule non aveva aperto la porta d'accesso. Per poter quindi accedere all'interno dell'abitazione sono giunti sia gli operai della soc. AndriaMultiservice sia i Vigili del Fuoco da Barletta che con l'aiuto di un cestello sono entrati da un balcone. Per i rilievi gli Agenti della Polizia municipale ed i Carabinieri. Al momento la salma è presso l'abitazione del presule. La camera ardente sarà allestita presso la chiesa Cattedrale.

Il 28 settembre dello scorso anno si consumò una rapina proprio nella casa del Vescovo emerito. Erano circa le ore 6 di mattina quando due giovani incappucciati forzarono la porta d'ingresso dell'abitazione di via Enrico De Nicola, in cui viveva mons. Calabro. Il presule stava dormendo. I ladri portarono via poche decine di euro ed alcuni oggetti preziosi.
Tra i primi ad accorrere stamane sul posto, con i sacerdoti del Capitolo della Cattedrale, il Sindaco Nicola Giorgino.
Tante le attestazioni di vicinanza alla diocesi di Andria e di stima verso l'insigne figura che stanno giungendo in queste ore ad Andria.

Ecco un breve profilo del presule: Mons. Raffaele Calabro, 77 enne, è ordinato presbitero il 15 marzo 1964 dal vescovo Gaetano Pollio.
Svolge gran parte del suo ministero pastorale nel servizio diplomatico della Santa Sede, prima all'estero, nelle nunziature apostoliche del Brasile (1968-1971), dell'Australia (1971-1974) e della Germania (1975-1980), e poi in Vaticano, nel Consiglio per gli Affari Pubblici della Chiesa (1980-1989).
Il 19 novembre 1988 è eletto vescovo di Andria da papa Giovanni Paolo II. Riceve la consacrazione episcopale il 6 gennaio 1989 dallo stesso Papa, coconsacranti gli arcivescovi (poi cardinali) Edward Idris Cassidy, sostituto per gli affari generali e José Tomás Sánchez, segretario della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli. Inizia ufficialmente il ministero episcopale nella diocesi il 29 gennaio successivo.

È stato presidente della Commissione pastorale regionale della Conferenza episcopale pugliese (CEP) e membro della Commissione episcopale per l'educazione cattolica, la scuola e l'università della Conferenza Episcopale Italiana.
Nel 2000 porta a termine il restauro della Cattedrale dell'Assunta di Minervino Murge.
Gli viene conferita dal Sindaco Nicola Giorgino la cittadinanza onoraria di Andria.
Il 29 gennaio 2016 papa Francesco accoglie la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi per raggiunti limiti d'età.
Succede alla guida della diocesi, mons. Luigi Mansi.