La Settima Arte
Il racconto dei racconti
Per chi ama le fiabe
mercoledì 27 maggio 2015
19.13
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Questo film di Matteo Garrone, il regista di Gomorra, ci trasporta nell'atmosfera fiabesca del libro di racconti Lo cunto de li cunti , scritto in lingua napoletana nella prima metà del 1600 da Giovanbattista Basile. Dei cinquanta racconti che compongono l'opera, Garrone ne sceglie tre, che hanno in comune la centralità di personaggi femminili, una regina alla ricerca disperata della maternità, una principessa che vuole maritarsi ed una vecchia popolana concupita da un re dissoluto a causa della sua bellissima voce.
Diciamo subito che non sono favole adatte ai bambini, in quanto presentano anche situazioni cupe e violente (come peraltro tante altre favole, ad esempio dei Fratelli Grimm). La bellezza di questo film, oltre alla straordinaria bravura di tutti gli attori di un cast in gran parte straniero, sta proprio nella forza delle immagini (colori, costumi e soprattutto paesaggi ed ambienti) che ci trasportano in un mondo fantastico, che tuttavia, anche se non mancano gli effetti speciali, è girato in maniera molto realistica. Infatti le location delle storie raccontate, più che essere ricostruite in studio con cartapesta o marchingegni elettronici, sono state ambientate in alcuni dei posti più belli d'Italia, tra cui spicca il nostro Castel del Monte (nella favola della principessa da maritare), ma anche il bellissimo castello di Donnafugata in Sicilia (la favola della regina sterile) o quello di Roccascalegna in Abruzzo, con alcuni interni girati anche nel bellissimo Palazzo Reale di Napoli e di Palazzo Vecchio a Firenze.
Infine voglio segnalare che queste fiabe scelte da Garrone, oltre alla centralità dell'elemento femminile nella narrazione, evidenziano una morale comune e cioè che ciò che otteniamo con l'inganno prima o poi ci si ritorce contro.
In conclusione una festa per gli occhi ed una evasione per due ore dalla realtà di tutti i giorni per entrare in una dimensione parallela che è quella dei sogni.
Nunzio d'Aloja
In programmazione nei dintorni: Multisala Cinemars di Andria; Cinema Roma di Andria; Cinema Opera di Barletta
Diciamo subito che non sono favole adatte ai bambini, in quanto presentano anche situazioni cupe e violente (come peraltro tante altre favole, ad esempio dei Fratelli Grimm). La bellezza di questo film, oltre alla straordinaria bravura di tutti gli attori di un cast in gran parte straniero, sta proprio nella forza delle immagini (colori, costumi e soprattutto paesaggi ed ambienti) che ci trasportano in un mondo fantastico, che tuttavia, anche se non mancano gli effetti speciali, è girato in maniera molto realistica. Infatti le location delle storie raccontate, più che essere ricostruite in studio con cartapesta o marchingegni elettronici, sono state ambientate in alcuni dei posti più belli d'Italia, tra cui spicca il nostro Castel del Monte (nella favola della principessa da maritare), ma anche il bellissimo castello di Donnafugata in Sicilia (la favola della regina sterile) o quello di Roccascalegna in Abruzzo, con alcuni interni girati anche nel bellissimo Palazzo Reale di Napoli e di Palazzo Vecchio a Firenze.
Infine voglio segnalare che queste fiabe scelte da Garrone, oltre alla centralità dell'elemento femminile nella narrazione, evidenziano una morale comune e cioè che ciò che otteniamo con l'inganno prima o poi ci si ritorce contro.
In conclusione una festa per gli occhi ed una evasione per due ore dalla realtà di tutti i giorni per entrare in una dimensione parallela che è quella dei sogni.
Nunzio d'Aloja
In programmazione nei dintorni: Multisala Cinemars di Andria; Cinema Roma di Andria; Cinema Opera di Barletta
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