Politica
Carmela Minuto: «Maggiori tutele economiche per armatori e marinai»
Le dichiarazioni della candidata al collegio uninominale del Senato per il centrodestra
Minervino - sabato 17 febbraio 2018
10.56 Comunicato Stampa
Sono state ore concitate per gli imprenditori operanti nel delicato settore della pesca in vista dell'imminente scadenza del versamento dei contributi assicurativi sugli infortuni del personale imbarcato. In questi giorni ho incontrato tanti armatori e marinai preoccupati per il loro futuro.
L'arbitraria sospensione dello sgravio contributivo da parte dell'INAIL è solo la punta dell'iceberg in materia di accanimento contro un settore socialmente rilevante come quello della pesca.
Occorre tenere presente che la marineria pugliese assolve da sempre il ruolo importantissimo di garantire una corretta alimentazione per anziani, bambini e fasce economicamente deboli fornendo pesce azzurro e non solo, a prezzi davvero modici. Anche per la ristorazione, veicolo straordinario di "made in Italy" nel mondo e importante voce di PIL, sono indispensabili materie prime ittiche pregiate e locali.
In questi anni il favor legis europeo che garantisce sviluppo all'imprenditoria nord europea del mar Baltico, ha affossato sempre più la pesca costiera e mediterranea con regole sempre più stringenti e incomprensibili; si pretendono dotazioni di bordo sempre più costose e sofisticate, reti a maglia sempre più stretta, quote di cattura ridicole che fanno si che i grandi pelagici possano sterminare indisturbati il pesce azzurro nell'adriatico (e favorendo il mercato del mar Cantabrico) e al tempo stesso essere fonte di sanzione per i nostri equipaggi quando accidentalmente finiscono nelle reti.
A questo si aggiunge il fermo biologico indennizzato con appena 30 euro lordi al giorno per ogni marinaio costretto a casa e con indennizzi sempre più risibili per le imprese, con la discriminante mancanza di ammortizzatori sociali.
Perché se c'è maltempo un muratore ha diritto alla Cassa Integrazione ed un pescatore no? Occorre dar la possibilità ai marinai di accedere alla Cassa Integrazione Ordinaria o Straordinaria come tutti gli altri lavoratori dipendenti.
Sin dall'avvio di legislatura è mio fermo impegno combattere affinché cessino le ingiustizie subite dai nostri armatori e dai nostri marinai, il mio impegno a favore della pesca sarà FORTE e CHIARO e basato sia sul lavoro parlamentare sia favorendo una rete di relazioni bipartisan con i nostri eurodeputati affinché l'industria della pesca italiana torni a poter navigare in acque tranquille e a produrre reddito sia per gli armatori che per i marinai.
L'arbitraria sospensione dello sgravio contributivo da parte dell'INAIL è solo la punta dell'iceberg in materia di accanimento contro un settore socialmente rilevante come quello della pesca.
Occorre tenere presente che la marineria pugliese assolve da sempre il ruolo importantissimo di garantire una corretta alimentazione per anziani, bambini e fasce economicamente deboli fornendo pesce azzurro e non solo, a prezzi davvero modici. Anche per la ristorazione, veicolo straordinario di "made in Italy" nel mondo e importante voce di PIL, sono indispensabili materie prime ittiche pregiate e locali.
In questi anni il favor legis europeo che garantisce sviluppo all'imprenditoria nord europea del mar Baltico, ha affossato sempre più la pesca costiera e mediterranea con regole sempre più stringenti e incomprensibili; si pretendono dotazioni di bordo sempre più costose e sofisticate, reti a maglia sempre più stretta, quote di cattura ridicole che fanno si che i grandi pelagici possano sterminare indisturbati il pesce azzurro nell'adriatico (e favorendo il mercato del mar Cantabrico) e al tempo stesso essere fonte di sanzione per i nostri equipaggi quando accidentalmente finiscono nelle reti.
A questo si aggiunge il fermo biologico indennizzato con appena 30 euro lordi al giorno per ogni marinaio costretto a casa e con indennizzi sempre più risibili per le imprese, con la discriminante mancanza di ammortizzatori sociali.
Perché se c'è maltempo un muratore ha diritto alla Cassa Integrazione ed un pescatore no? Occorre dar la possibilità ai marinai di accedere alla Cassa Integrazione Ordinaria o Straordinaria come tutti gli altri lavoratori dipendenti.
Sin dall'avvio di legislatura è mio fermo impegno combattere affinché cessino le ingiustizie subite dai nostri armatori e dai nostri marinai, il mio impegno a favore della pesca sarà FORTE e CHIARO e basato sia sul lavoro parlamentare sia favorendo una rete di relazioni bipartisan con i nostri eurodeputati affinché l'industria della pesca italiana torni a poter navigare in acque tranquille e a produrre reddito sia per gli armatori che per i marinai.